Assicurazione auto “europee”

 

Assicurazione auto “europee”

E’ possibile parlare di auto Europee?

Circolazione nell’Unione e assicurazione auto sono discorsi che vanno di pari passo.

L’Unione Europea analizza il mercato dell’assicurazione auto.

Innanzitutto bisogna tenere a mente che ogni cittadino “europeo” ha l’obbligo di immatricolare l’auto nel paese in cui risiede abitualmente

(normalmente occorre presentare un documento che dimostri  che il veicolo è assicurato).

Le autorità sono tenute ad accettare la copertura assicurativa offerta da qualunque compagnia di assicurazione.

In caso di trasferimento in altro paese, occorre verificare che la compagnia abbia una filiale o una sede li oppure occorre stipulare una nuova assicurazione auto all’estero.

Ma per chi viaggia spesso all’interno della Comunità, non è semplice come sembra, così un gruppo di esperti, è stato incaricato dalla

Commissione europea, per capire qual è la situazione e quali sono gli impedimenti riguardo il commercio transfrontaliero in materia dei

diritti e dei contratti di assicurazione tra Stato e Stato all’interno di tutta l’UE. Assicurazione auto e non.

Il risultato della ricerca è deludente:

le differenze tra le diverse normative in materia di contratti di assicurazione rendono difficili e ostacolano accordi e il libero mercato dei prodotti assicurativi. Soprattutto a causa dei costi elevati.

Questo rappresenta un danno per consumatori per cui diventa estremamente difficoltoso sottoscrivere contratti di assicurazione auto in altri Stati membri.

Danno anche per le imprese assicuratrici che hanno delle succursali in diversi paesi dell’UE.

Che debbano sottoscrivere più polizze, a condizioni diverse, per ogni Paese in cui operano.

Non è possibile all’oggi poter sottoscrivere una polizza unica valida per tutta l’Unione Europea.

Svantaggio che indirettamente ricade anche sulle società di assicurazioni.

Prendiamo il caso di un cittadino sloveno che ha deciso di trasferirsi nel Regno Unito portando con sé la sua automobile per la quale ha stipulato in Slovenia una regolare polizza di assicurazione auto.

Al suo arrivo in Gran Bretagna dovrà contattare le autorità locali per immatricolare la vettura e per sapere se la sua assicurazione è riconosciuta.

In caso contrario dovrà stipulare una nuova assicurazione nel Regno Unito.

Oppure una cittadina italiana trasferita in Francia.

Anche se guida da dieci anni e non ha mai avuto incidenti, quindi i suoi premi assicurativi in Italia erano relativamente bassi, in Francia diverse

compagnie di assicurazione auto si sono rifiutate di tener conto del suo attestato di rischio italiano.

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