Perchè la Filosofia del Diritto oggi
Nella società attuale, vi è l’esigenza di una disciplina che si occupi dell’analisi della convivenza sociale dal punto di vista normativo e/o legislativo.
Il concetto stesso di ordinamento giuridico rappresenta un insieme di leggi, norme e regole che forniscono indicazioni deontologiche e comportamentali utili alla collettività per una pacifica convivenza.
L’origine esistenziale del diritto è sempre stata motivo di studio ed interpretazione da parte di illustri giuristi e filosofi che hanno cercato di fornire risposte e soluzioni, in relazione al relativo momento storico vissuto.
Pertanto, ogni uomo è membro attivo di un ordinamento giuridico e quindi di un diritto, inteso come facente parte di un sistema che viene analizzato dalla Filosofia del Diritto.
Tale disciplina, è apparsa per la prima volta nel 1821 con la pubblicazione hegeliana “Lineamenti di Filosofia del Diritto” raggiungendo il successo, fra
il 1841 ed il 1845, anche come disciplina universitaria a sé, attraverso l’opera di Antonio Rosmini che porta il titolo di “Filosofia del Diritto”.
Alcuni studiosi e giuristi sono da sempre orientati a sostenere che la scienza giuridica possa essere formata da un insieme di norme, intese come
prescrizioni che impongono obblighi per i cittadini di uno Stato a cui corrisponda, da parte dell’autorità obbligante, un potere coattivo (il cd normativismo),
per altri, invece, il diritto non è formato dalle norme in quanto tali, generali ed astratte, ma solo da quelle effettive, cioè accettate ed osservate da coloro
cui sono destinate e che si traducono in comportamenti regolari (cd realismo giuridico).
Il perché della Filosofia del Diritto oggi è evidente proprio perché attuale, sempre rigoroso e presente nell’analizzare il diritto da un punto di vista
filosofico-giuridico, di pari passo con i cambiamenti delle condizioni storiche di una determinata comunità sempre in movimento a livello
culturale, sociale, economico e quindi normativo.
Dott. Carlo Piccolo