CHE DIFFERENZA C’È TRA PACE FISCALE E CONDONO?
La pace fiscale è un provvedimento che ancora non è stato emesso e riguarderà probabilmente solo le cartelle di pagamento ex Equitalia fino all’anno 2014 e prevederà una riduzione significativa dell’importo dovuto comprensivo di interessi, sanzioni ed aggi, il condono, invece è un provvedimento tramite il quale i cittadini possono ottenere l’annullamento (che può essere totale o parziale), di una pena o di una sanzione.
PERCHÉ IL GOVERNO DECIDE DI EMANARE UN CONDONO?
I motivi per cui un governo ricorre al condono sono sempre molti ed articolati; è possibile affermare però che il motivo principale è che in questo modo si garantisce, grazie ad una massiccia adesione, un grande afflusso di denaro “imprevisto” (o meglio dire “extra-gettito”), e questo è particolarmente utile in situazioni di deficit pubblico nei conti dello Stato.
MA CHE COSA RIGUARDERÀ LA PACE FISCALE?
La pace fiscale di cui si parla riguarderebbe la sanatoria delle cartelle esattoriali per i debiti fino a 100mila euro e il governo precisa che questa non vuol dire fare nuovi condoni, ma passare ad “un fisco amico che favorisca l’estinzione dei debiti”. Cioè «un fisco che ha a cuore accanto alla riscossione anche il suo presupposto, cioè creare ricchezza e consumi e in ultima analisi il benessere e la crescita del Paese».
Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, in audizione nella commissione Finanze del Senato. ”In Italia gli oneri amministrativi per i contribuenti sono già molto elevati – rileva -. La loro presenza spesso finisce con favorire le attività sommerse e le organizzazioni produttive informali”.
Quindi questa pace fiscale potrebbe essere il preludio di una vera e propria riforma del sistema fiscale italiano.
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