Responsabilità medica, basta la colpa?

Come si analizza il problema della responsabilità ? 

Al di là dell’accertamento della colpa, in tema di responsabilità che si tratti quindi di una condotta colposa o imperita, questa non è autonomamente sufficiente a ricondurre alcuna responsabilità in capo al sanitario.

Il passo successivo richiede che venga individuato un preciso legame, un nesso tra errore commesso e danno subito dal paziente, perché il secondo possa qualificarsi come diretta conseguenza del primo.

Su un piano strettamente tecnico la causalità tra condotta ed evento non è sempre pacificamente lineare per la complessità dei fenomeni clinici,

spesso condizionati da variabilità soggettive o da un decorso atipico, senza contare che determinate patologie, pur opportunamente trattate, possono comunque presentare complicanze proprie e non dipendenti dalla condotta medica. 

Difficile, se non addirittura arduo, è spesso per il medico-legale pronunciarsi in termini di certezza assoluta;

opportuna risulterà l’applicazione del criterio sta­tistico-probabilistico a cui comunque si richiede che, soprattutto in materia di colpa omissiva,

consenta di indicare il legame tra condotta ed evento con un grado di probabilità molto (molto) elevato, se non assai prossimo alla certezza.

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