Che cosa si intende per libertà personale?
È vero che ci sono norme internazionali che sono addirittura più importanti delle leggi italiane in materia?
La libertà personale è il più importante dei diritti inviolabili ed è anche la principale libertà negativa riconosciuta sia ai cittadini che agli stranieri e
agli apolidi in quanto presenta un carattere universale e afferisce all’«essere umano» e alla piena disponibilità della propria persona,
a prescindere della sua nazionalità, e da qualsiasi elemento di discriminazione.
Consiste nel diritto del singolo a non subire coercizioni, restrizioni fisiche ed arresti, che ne impediscano o limitino i movimenti e le azioni sancendo, così, l’inviolabilità della persona (che tecnicamente si definisce habeas corpus).
Ciò vale soprattutto nei confronti di potenziali abusi delle pubbliche autorità.
Proprio in riferimento all’universalità di questo primario e fondamentale diritto occorre tener presente, oltre che della disciplina della Costituzione, vi sono norme sovranazionali:
-l’art. 3 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo (1998);
-l’art. 9 del Patto internazionale dei diritti civili (1966);
-gli artt. 3 e 5 Convenzione Europea dei diritti dell’uomo (CEDU);
-l’art. 6 TUE e 6 Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
La libertà della persona costituisce il presupposto logico e giuridico per l’esercizio di tutte le altre libertà, anche di quelle in qualche modo
esplicitamente garantite dalla Costituzione e rappresenta la condizione prima ed essenziale affinché l’individuo possa godere dell’autonomia ed indipendenza, necessarie per esercitare ogni altro diritto di libertà.
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