Che cosa è l’avviso di rettifica dell’imposta di registro?

Può succedere che l’Agenzia delle Entrate, se ritiene che i beni hanno un valore venale superiore (rispetto al valore dichiarato o al corrispettivo pattuito), invii la rettifica e proceda alla liquidazione della maggiore imposta, con gli interessi e le sanzioni.

L’avviso di rettifica e di liquidazione della maggiore imposta deve contenere, a pena di nullità, l’indicazione del valore attribuito a ciascuno dei beni o dei diritti in esso descritti, degli elementi in base ai quali è stato determinato, l’indicazione delle aliquote applicate e del calcolo della maggiore imposta, nonché dell’imposta dovuta in caso di presentazione del ricorso.

La motivazione dell’atto deve essere specifica e deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che lo hanno determinato.

Se la motivazione fa riferimento ad un altro atto non conosciuto nè ricevuto dal contribuente, questo deve essere allegato all’atto che lo richiama, salvo che quest’ultimo non ne riproduca il contenuto essenziale.

Non sono sottoposti a rettifica il valore o il corrispettivo degli immobili, iscritti in catasto con attribuzione di rendita, dichiarato in misura non inferiore, per i terreni, a settantacinque volte il reddito dominicale risultante in catasto e, nel caso di fabbricati, a cento volte il reddito risultante in catasto, aggiornati con i coefficienti stabiliti per le imposte sul reddito, né i valori o corrispettivi della nuda proprietà e dei diritti reali di godimento sugli immobili stessi dichiarati in misura non inferiore a quella prevista per l’enfiteusi e l’usufrutto.

Per notizie, novità e approfondimenti, gli articoli dello Studio Legale Mascitti. https://legalemascitti.it/articoli/

Contattaci per avere
maggiori informazioni