La cosiddetta tregua fiscale, il nuovo nome della pace fiscale, assume contorni più nitidi, anche se ancora non si è raggiunto un accordo definitivo.
L’idea di base è quella di impostare la nuova pace fiscale su tre linee, in base all’importo del debito accumulato nei confronti del Fisco: stralcio della cartella (quindi cancellazione), sconto su una parte della cifra dovuta e pagamento a rate.
Le cartelle prese in considerazione sono quelle precedenti al 2016, con un importo tra i mille e i 3mila euro: una parte del debito è dovuta e l’altra invece viene cancellata.
Il disaccordo è sulle percentuali: chi vorrebbe fermarsi intorno al 50%, e chi chiede la cancellazione di almeno l’80% del debito, facendo pagare solo il restante 20%. Far pagare il 20% invece del 50%, è ciò che fa la differenza tra un condono da una maxi sanatoria generalizzata.
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