Confermate le modifiche alla tregua fiscale: stralcio delle cartelle sotto i mille euro rinviato a marzo ed esclusione delle multe.
Il condono prevede vari punti, tra cui quello della cancellazione automatica dei debiti iscritti a ruolo con due caratteristiche: l’importo sotto i mille euro e la datazione delle cartelle (periodo tra il 2000 e il 2015).
All’interno delle cartelle «stralciabili» erano previste anche le multe (o meglio, le violazioni del codice della strada), quindi sanzioni diverse da quelle applicate per violazioni tributarie. Due le novità previste dagli emendamenti confermati: la prima riguarda l’entrata in vigore dello stralcio, e la seconda le multe, che potrebbero essere escluse dallo stralcio. L’ultima decisione, infatti, spetterebbe ai Comuni.
Tra le novità più importanti nel pacchetto di emendamenti del governo alla manovra (che verranno approvati) ce ne sono due che riguardano il condono fiscale. Innanzitutto, cambia l’entrata in vigore dello stralcio delle cartelle sotto i mille euro, che slitta di tre mesi, passando dal 31 gennaio al 31 marzo 2023.
Lo stralcio delle cartelle è solo una parte della tregua fiscale prevista dalla legge di Bilancio, e tra le misure previste c’è la trasmissione da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione agli enti interessati dell’elenco delle quote annullate e fino al loro annullamento, viene sospesa la riscossione di quei debiti.
Rimane comunque la possibilità di pagare senza interessi i debiti affidati alla Riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022 con uno sconto importante su sanzioni e interessi di mora.
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