Il segreto per salvare la “pace fiscale”

La rottamazione permette di ripagare il proprio debito attraverso un piano di rateazione agevolato, che è però molto rigido sulle tempistiche: l’unica tolleranza prevista è un ritardo massimo di 5 giorni sulla scadenza di pagamento.

Se anche solo una rata viene saltata, salta l’intero piano e vengono revocate le agevolazioni. Il massimo delle rate è 18, ma non sono tutte uguali.

Inoltre le prime rate – che scadono rispettivamente il 31 luglio ed il 30 novembre 2023 – rappresentano lo scoglio più complicato per le tasche dei cittadini, poiché hanno un importo più alto, ovvero pari al 10% del totale.

C’è una via d’uscita?

Una possibilità che consente di non perdere la “pace fiscale” agevolata delle proprie cartelle esattoriali c’è. Si può valutare di presentare più istanze di definizione agevolata. Ognuna, corrisponderà a un piano di rateizzazione autonomo: in questo modo, se non si dovesse riuscire a pagare una rata, per problemi di liquidità, si potrà fare comunque affidamento su un altro piano su diverse cartelle.

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