Immobili religiosi ed esenzione Imu

Immobili religiosi ed esenzione Imu
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Nel caso di immobili religiosi per uso didattico come si fa a stabilire se l’imu va pagata o no?


Spetta l’esenzione Imu per un immobile di proprietà di istituto religioso destinato ad attività didattica, nel caso di specie una scuola paritaria, a condizione (che sussista il requisito soggettivo e) che l’attività sia svolta a titolo gratuito, ovvero a fronte del versamento di corrispettivi, che per la loro entità, possano considerarsi meramente simbolici.


Infatti vi può si essere Il corrispettivo ma deve essere di natura modesta o comunque inidoneo a costituire una retribuzione del servizio prestato, in quanto notevolmente inferiore ai costi di gestione.


Ma come si fa a stabilire se è simbolico il corrispettivo percepito?


Per l’attività didattica, in particolare il parametro di riferimento per verificare che il corrispettivo sia simbolico, e che quindi costituisca solo “una frazione del costo effettivo del servizio”, è il “Costo Medio per Studente” (CMS), determinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Quando il “Corrispettivo Medio percepito” dall’ente non commerciale (CM) è inferiore al CMS, il requisito è rispettato e il corrispettivo, simbolico, quindi copre solo una frazione del costo del servizio.


Così  la Sentenza del 25/9/2023 n. 5314 – CGT2G Lazio Sezione 11.

il presente contenuto costituisce esclusivamente un’informativa di massima, che non ha pretese di esaustività, e che in ogni caso non sostituisce l’intervento e la consulenza di un avvocato.

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