Sai calcolare la prescrizione delle cartelle esattoriali?

Come abbiamo detto la prescrizione è un termine di 5 o 10 anni che inizia a decorrere dal 61° giorno dalla notifica della cartella esattoriale ed entro il quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione deve attivarsi per riscuotere il suo credito; in mancanza, infatti, il credito si estingue per inattività e cioè, appunto, per intervenuta prescrizione.

L’attività che l’Agenzia delle Entrate Riscossione deve porre in essere per provare a riscuotere il suo credito, e che impedisce il maturarsi della prescrizione, è la più disparata ma nella sostanza si tratta della notifica al debitore dell’intimazione di pagamento, del preavviso di iscrizione di ipoteca, del preavviso di iscrizione del fermo amministrativo oppure, della notifica di un qualunque atto di pignoramento (pignoramento immobiliare, pignoramento dello stipendio, pignoramento del conto corrente, ecc…); se ti interessa, nel software di calcolo che ho predisposto (clicca in questo  link per accedere) trovi l’elenco completo degli atti che interrompono la prescrizione.

In pratica, se l’Agenzia delle Entrate Riscossione compie uno di questi atti prima del decorso del termine di prescrizione (5 o 10 anni) succede che questo termine viene interrotto e ricomincia a decorrere da capo.

Facciamo un esempio: l’Agenzia delle Entrate Riscossione nel 2015 notifica a Francesca una cartella esattoriale per IRPEF (€ 10.000) e relative sanzioni (€ 9.000) e interessi (€ 3.000); nel 2022 l’Ufficio notifica a Francesca una comunicazione di iscrizione di ipoteca sulla casa; questa comunicazione:

  • per quanto riguarda le sanzioni e gli interessi non ha alcun effetto; il termine di prescrizione delle sanzioni e degli interessi, infatti, è di 5 anni; le sanzioni e gli interessi, perciò, sono definitivamente caduti in prescrizione già nel 2021; Francesca, perciò, non dovrà pagare le sanzioni (€ 9.000) e gli interessi (€ 3.000);
  • per quanto riguarda invece l’imposta, ha effetto interruttivo con la conseguenza che a partire dal 2022 inizia a decorrere un nuovo termine di 10 anni entro il quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione dovrà avere cura di porre in essere altri atti, quali per esempio il pignoramento della casa, interruttivi della prescrizione; a tutt’oggi quindi Francesca risulterà debitrice nei confronti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione dell’imposta (€ 10.000).

Il presente contenuto costituisce esclusivamente un’informativa di massima, che non ha pretese di esaustività, e che in ogni caso non sostituisce l’intervento e la consulenza di un avvocato.

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