Tutti vogliono risparmiare quando si parla di cartelle esattoriali, ma non sempre si conoscono i metodi per analizzare i vantaggi.
Le cartelle di pagamento, comunemente chiamate cartelle esattoriali, sono emesse dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione per richiedere il pagamento di tasse, multe o contributi che il contribuente non ha versato.
Quindi trattano debiti di vari enti e vi aggiungono spese, interessi ed aggio. Infatti l’Agenzia della riscossione è proprio il “braccio armato” dello stato per il recupero dei crediti, e se ne occupa a spese del contribuente.
E’ evidente che l’idea di poter risparmiare assume particolare significato.
Se il debito non viene saldato alla richiesta, queste cartelle assumono il valore di titoli esecutivi, dando all’Agenzia della Riscossione il potere di avviare azioni esecutive (come pignoramenti, fermi amministrativi, ipoteche, ecc).
Inoltre le somme richieste nel tempo vengono maggiorate di interessi, sempre a carico del contribuente.
Per risolvere il problema delle cartelle esattoriali da pagare, spesso i contribuenti attendono misure straordinarie come rottamazioni o condoni, per chiudere i conti a condizioni più vantaggiose, cercando un risparmio nelle leggi dello Stato e nelle manovre come Paci fiscali ecc.
Tuttavia, esistono soluzioni per risparmiare sulle cartelle esattoriali che possono essere adottate anche in assenza di rottamazioni e misura straordinarie, permettendo di risparmiare ugualmente sul totale.
Queste soluzioni fanno risparmiare il contribuente eliminando sanzioni e interessi o, addirittura, annullando del tutto la cartella. Si esattamente ci sono metodi per eliminare sia il dovuto che le somme aggiunte.
Questi strumenti sono i ricorsi e le istanze motivate.
Attraverso i ricorsi e le istanze motivate l’avvocato chiede l’annullamento di somme o lo sgravio della posizione per intero.
Lo sapevi?