I poteri dell’agenzia delle entrate in azienda

Gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza, al fine di raccogliere prove dell’evasione fiscale, godono di una serie di poteri istruttori e di controllo dati dalla legge.

Conoscerli può aiutarti in caso di verifica.

Questi tipi di controlli, denominati sostanziali (ossia che vanno oltre e a prescindere dalle formalità dichiarative), costituiscono un vero e proprio potere d’indagine dell’Ufficio.

Durante l’indagine quale l’amministrazione finanziaria ha la possibilità di procedere all’accesso in determinati luoghi, all’ispezione ed alle verifiche documentali.

Non vi è dubbio che per l’invasività e l’incisività di tali poteri, il contribuente in caso di verifica, spesso incorre in banali errori dovuti anche ad uno status di sudditanza psicologica nei confronti dei controllori.

Per questo motivo sono qui per informarti sui tuoi diritti in modo da evitarti tutti quegli sbagli che in fase di processo potrebbero costarti caro.

Partiamo dal dizionario della verifica fiscale: Accessi, ispezioni e verifiche

Accesso: significa accedere in un luogo (a prescindere dal consenso), è un atto autoritativo attraverso cui si dà inizio all’attività accertativa.

Ispezioni: sono le attività sostanziali (operative) che l’amministrazione finanziaria fa al fine di ricavare la prova dell’evasione. Attenzione non può guardare ovunque!

Verifiche: si intende l’attività meramente accertativa, posta in essere dall’Amministrazione Finanziaria al fine di rilevare inadempimenti fiscali compiuti dal contribuente. Ad Esempio verifica sulle rimanenze di magazzino.

Importante: All’inizio di ogni verifica, il contribuente deve essere informato dagli ispettori incaricati, delle ragioni e dell’oggetto della verifica, nonché della possibilità di farsi assistere da un professionista.