Patrimoniale : di cosa si tratta e come funziona?
La patrimoniale è tecnicamente una tassa oppure un’imposta?
In linea generale, possiamo dire che:
Le tasse vengono corrisposte a fronte di un servizio ricevuto (ad es. la tassa sui rifiuti, le tasse universitarie, etc.);
Le imposte non trovano un riscontro immediato in termini di servizi, ma sono utilizzate per servizi che lo Stato o gli Enti pubblici corrispondono alla collettività.
Possiamo quindi, dire che la patrimoniale può essere definita come un’imposta.
un’imposta che colpisce il patrimonio sia mobile che immobile (ad esempio denaro, case, azioni, valori preziosi, obbligazioni).
Può colpire sia le persone fisiche che quelle giuridiche, può essere fissa o variabile.
La patrimoniale è, quindi, in modo generico un provvedimento fiscale di applicazione di un’imposta sul patrimonio di un contribuente.
un’imposta che non grava sui redditi da lavoro, ma sul capitale detenuto (patrimonio) dal contribuente a titolo di beni mobili e immobili, posseduti sia in Italia che all’estero.
Il nostro Paese ha un debito pubblico molto elevato e l’applicazione di un’imposta patrimoniale potrebbe essere realmente utile per poter cercare di contrastare il peso di tale debito.
Si è parlato più volte, negli ultimi anni, di una forma straordinaria di imposta patrimoniale, ovvero il prelievo forzoso, e nell’ultimo periodo il discorso è tornato a farsi sentire con voce più alta.
Ma come funziona il meccanismo?
La patrimoniale funziona come un’imposta che colpisce il patrimonio di un contribuente.
Nel nostro Paese sino ad oggi non esiste una vera e propria imposta patrimoniale soggettiva.
Tuttavia, ci sono già molteplici imposte che colpiscono il patrimonio e, in particolar modo, alcuni beni mobili e immobili.
Tali imposte, tuttavia, sono singole previsioni, cioè non c’è una tassa patrimoniale, intesa nella forma soggettiva, che andrebbe a colpire la generalità del patrimonio con un unico sistema di aliquote.
Per fare alcuni esempi, nel nostro Paese ci sono alcuni prodotti finanziari che sono già colpiti da una sorta di tassa patrimoniale.
Pensiamo al conto corrente, al deposito titoli, ai Buoni postali.
Come funziona?
L’imposta patrimoniale può essere di diversi tipi:
Fissa, se viene versata indistintamente da tutti i contribuenti in importo fisso;
Variabile, se varia in funzione del patrimonio dei contribuenti (in percentuale o con delle aliquote).
Nel caso di patrimoniale variabile è generalmente prevista una soglia di protezione, la cosiddetta franchigia, al di sotto della quale non è previsto alcun prelievo, ciò a tutela delle fasce meno abbienti.
Inoltre, l’imposta patrimoniale può essere:
“Una tantum”, ossia applicata una sola volta e senza alcuna periodicità;
Periodica, quando viene richiesta con cadenza regolare, tipicamente ogni anno.
A differenza di un’imposta sul reddito (per esempio l’IRPEF), la patrimoniale non colpisce normalmente il flusso di ricchezza dei contribuenti relativo a un determinato periodo bensì una disponibilità di ricchezza (patrimonio) che il contribuente può avere accumulato anche nell’arco di periodi di tempo lunghi.
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