La frode fiscale viene considerata, in ambito penale-tributario, come un insidioso sistema che consente di evadere le imposte.
Molto spesso vengono utilizzate “società cartiere” che rilasciano fatture per operazioni inesistenti e sono spesso amministrate da meri soggetti prestanome, che operano come “teste di legno”.
Di contro, i reali gestori dell’impresa sono i c.d. “amministratori di fatto” che organizzano la frode, traendone benefici sotto il profilo fiscale.
In tale ambito, la normativa sanziona con la reclusione:
da quattro a otto anni chiunque si avvale di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e da quattro a otto anni chiunque, al fine di consentire a terzi l’evasione delle imposte emette o rilascia fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.
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