PACE FISCALE A RISCHIO?

Dura critica della Corte dei Conti sullo stralcio delle cartelle previsto dal decreto Sostegni.

Di fatto la cancellazione automatica interesserà debiti di importo complessivo anche superiore a 5.000 euro, e anche per contribuenti non colpiti dalla crisi da Covid. 

Il rischio è quello di portare all’aumento dell’evasione fiscale.
Pace fiscale bocciata dalla Corte dei Conti:

lo stralcio delle cartelle è “amareggiante” per chi ha sempre pagato e, nei fatti, porterà alla cancellazione di debiti anche superiori a 5.000 euro.


Nella memoria depositata in Senato dalla Corte dei Conti vengono evidenziati gli aspetti più critici della PACE FISCALE e in particolare alla

parte della manovra che riguarda le cartelle relative al periodo tra il 2000 ed il 2010, per i contribuenti con reddito non superiore a 30.000 euro nel 2019.


Considerando la formulazione normativa, porterà alla cancellazione automatica di molte partite di importo superiore ai 5.000 euro previsti dal decreto Sostegni.

Lo stralcio delle cartelle porterà quindi alla cancellazione di debiti di somme anche rilevanti.

La norma parla di singoli carichi, ed il limite di 5.000 euro è relativo alla singola partita di ruolo e non all’importo complessivamente dovuto da un unico soggetto.


Il rischio è di indurre i contribuenti a non adempiere ai propri obblighi nei confronti dell’Erario. I continui condoni, per la Corte dei Conti, rischiano di portare all’aumento dell’evasione fiscale.

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