Il domicilio può assumere varie connotazioni in base alla funzione che svolge. In alcune circostanze viene scelto liberamente dalla persona interessata, in altri casi invece viene determinato da altri soggetti, altrimenti può semplicemente rappresentare un luogo generico presso il quale è stato fissato.
Quali sono i principali tipi di domicilio esistenti e riconosciuti?
Domicilio generale: è la concezione classica del termine, in quanto è il luogo in cui una persona ha stabilito i propri interessi e affari, ad esempio lo studio presso il quale un avvocato esercita la professione.
Domicilio volontario: si intende quello scelto da una persona volontariamente.
Domicilio legale: può essere stabilito per legge, quindi non volontariamente dalla persona interessata, ad esempio quando un minore viene affidato a un tutore.
Domicilio digitale: con questa espressione ci si riferisce al domicilio virtuale, ad es. l’indirizzo di posta elettronica certificata PEC utilizzato per le comunicazioni ufficiali con una Pubblica Amministrazione.
Domicilio speciale: è un domicilio particolare utilizzato soltanto per adempiere ad alcune esigenze specifiche, come il domicilio scelto per concedere un mandato a un proprio rappresentante legale.
Domicilio temporaneo: in questo caso il domicilio viene stabilito presso un determinato luogo in modo provvisorio, in attesa di scegliere un domicilio più stabile, ad esempio quando un professionista si trasferisce per un breve periodo all’estero e sposta il domicilio presso un nuovo indirizzo per un certo lasso di tempo.
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