Vi è una attività solidaristica dedicata agli operatori di polizia e altri dipendenti pubblici deceduti o che abbiano subìto un’invalidità permanente in attività di servizio, o nell’espletamento delle funzioni di istituto, per effetto diretto di lesioni riportate in conseguenza di eventi verificatisi:
– nel contrasto ad ogni tipo di criminalità;
– nello svolgimento di servizi di ordine pubblico;
– nella vigilanza ad infrastrutture civili e militari;
– in operazioni di soccorso;
– in attività di tutela della pubblica incolumità;
– in attività di prevenzione e di repressione dei reati.
Sono considerati vittime del dovere, però, anche coloro che abbiano contratto infermità permanentemente invalidanti o alle quali consegua il decesso, in occasione o a seguito di missioni di qualunque natura, effettuate dentro e fuori dai confini nazionali e che siano riconosciute dipendenti da causa di servizio per le particolari condizioni (sia ambientali che operative). Il ministero dell’Interno provvede al riconoscimento dello status di vittima del dovere per gli appartenenti a: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria, Polizie Municipali e per gli appartenenti al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, e stila la graduatoria delle vittime del dovere.
Il dipartimento della Pubblica Sicurezza sostiene, con sussidi economici, i familiari dei dipendenti deceduti o feriti nell’espletamento del servizio.
Il presente contenuto costituisce esclusivamente un’informativa di massima, che non ha pretese di esaustività, e che in ogni caso non sostituisce l’intervento e la consulenza di un avvocato.
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