Avviso di presa in carico: difesa tecnica e opzioni per l’imprenditore che vuole restare operativo
L’imprenditore che riceve un avviso di presa in carico si trova davanti a una scelta strategica: pagare subito per chiudere, negoziare condizioni sostenibili o contestare l’origine del credito. Ogni strada ha pro e contro; la scelta richiede valutazione tecnico-giuridica e attenzione al patrimonio.
Capire cosa c’è “sotto” l’avviso
L’avviso generalmente riporta l’atto presupposto (es. avviso di accertamento o cartella). Prima mossa: ottenere copia integrale dell’atto presupposto, degli estratti contabili e delle comunicazioni tra ente creditore e riscossore. Solo così capisci se il debito è reale, prescritto, duplicato o viziato.
Pagare vs rateizzare vs contestare: criteri di scelta
- Pagare subito conviene quando l’importo è contenuto e il costo del contenzioso supera gli oneri (interessi + sanzioni ridotte).
- Rateizzare è la soluzione pratica per conservare liquidità: l’Agenzia offre procedure semplificate per importi contenuti e piani fino a 84 rate; va valutata la sostenibilità del piano rispetto al cash flow aziendale. Agenzia Entrate Riscossione
- Ricorrere/contestare conviene se emergono vizi di notifica, calcoli errati o questioni di diritto che possano annullare l’atto presupposto. Ricorda i termini: generalmente 60 giorni per la cartella/tributi. Agenzia delle Entrate
Negoziati pratici: come costruire la proposta
Presenta ai creditori un piano credibile: cash flow a 13 settimane, priorità ai pagamenti essenziali (stipendi, fornitori strategici), proposta di rateizzazione con garanzie reali limitate. Coinvolgi un advisor finanziario e un legale: la combinazione aumenta la probabilità di accordo.
Strumenti processuali e amministrativi
- Istanza di sospensione: in presenza di contenziosi, talvolta è possibile richiedere sospensione delle azioni esecutive; la procedura è tecnica e soggetta a termini. Agenzia Entrate Riscossione
- Ricorso tributario: se l’atto presupposto è impugnabile, agisci nei termini (solitamente 60 giorni) davanti alla Corte di Giustizia Tributaria. Agenzia delle Entrate
Salvaguardia patrimoniale
Valuta subito misure proattive: separazione di beni personali, verifica di eventuali garanti, controllo di fidi e garanzie prestate. Se la gestione è societaria, mantieni una rigorosa distinzione tra patrimonio sociale e personale per limitare l’aggressione diretta.
Conclusione e call to action
Non lasciare che una comunicazione amministrativa diventi una crisi aziendale. Se hai ricevuto l’avviso, invia ora: (1) copia dell’avviso, (2) copia della contabilità utile e (3) elenco dei creditori principali. Ti aiuto a costruire la strategia: accesso agli atti, istanza sospensiva, proposta di rateizzazione o ricorso tempestivo. Prenota una consulenza urgente.